Le modifiche che interverranno dal primo gennaio 2015
Inviato: 05/11/2014, 13:12
Dal PRIMO GENNAIO 2015, un nuovo regime agevolato verrà introdotto, che sostituirà il regime di vantaggio per i contribuenti minimi.
Quali sono le principali novità?
L’aliquota dell’imposta sostitutiva che sarà pari al 15%, con incremento di 10 punti percentuali rispetto a quello attuale. Il limite dei ricavi per accedere al regime, sarà variabile, dai 15 mila euro ai 40 mila euro, sulla base delle attività svolte dai contribuenti. Gli esercenti arti o professioni non potranno superare compensi annuali superiori ai 15 mila euro. Sarà il codice attività ATECO a determinare il limite dei ricavi.
Come si calcolerà l’imposta?
L’imposta sostitutiva del nuovo regime forfettario sarà calcolata attraverso l’applicazione di un coefficiente di redditività sui ricavi conseguiti e non più su un reddito determinato analiticamente come differenza tra ricavi e costi.
Quanto durerà il nuovo regime?
Per quanto riguarda la durata del nuovo regime forfettario si prevede che non ci saranno più vincoli di tempo. Rispetto al regime dei minimi viene eliminato il limite dei cinque anni o il limite del trentacinquesimo anno di età.
Quali saranno le regole per l’IVA?
Ai fini dell’IVA i contribuenti che aderiscono al nuovo regime forfettario non applicheranno la rivalsa e non avranno titolo alla detrazione dell’imposta (come accadeva con il vecchio regime). I contribuenti che invece si avvalgono di regimi speciali IVA non potranno accedere al nuovo regime forfettario.
E i contributi previdenziali?
Sarà introdotta la possibilità di versare i contributi previdenziali non più sulla base dei minimali ma sul reddito effettivamente dichiarato.
Quale ammontare non devono superare i cespiti ammortizzabili?
Il costo complessivo al lordo degli ammortamenti dei beni strumentali alla chiusura dell’esercizio non deve superare i 20 mila euro. Riguardo le spese di lavoro dipendente l’accesso è consentito solo se il contribuente ha sostenuto spese per un ammontare complessivamente non superiore a 5 mila euro lordi.
Che fine farà il vecchio regime dei minimi? E i contribuenti minimi?
Il nuovo regime forfettario sostituirà i regimi agevolati che sono oggi in vigore (regime delle nuove iniziative produttive e il regime dei minimi). Per quanto riguarda i contribuenti minimi, è prevista la possibilità di un graduale passaggio al nuovo regime. I contribuenti che nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 adottano il regime fiscale di vantaggio potranno continuare ad avvalersene per il periodo che residua al completamento del quinquennio agevolato e comunque fino al compimento del 35° anno d’età.
Quali sono le principali novità?
L’aliquota dell’imposta sostitutiva che sarà pari al 15%, con incremento di 10 punti percentuali rispetto a quello attuale. Il limite dei ricavi per accedere al regime, sarà variabile, dai 15 mila euro ai 40 mila euro, sulla base delle attività svolte dai contribuenti. Gli esercenti arti o professioni non potranno superare compensi annuali superiori ai 15 mila euro. Sarà il codice attività ATECO a determinare il limite dei ricavi.
Come si calcolerà l’imposta?
L’imposta sostitutiva del nuovo regime forfettario sarà calcolata attraverso l’applicazione di un coefficiente di redditività sui ricavi conseguiti e non più su un reddito determinato analiticamente come differenza tra ricavi e costi.
Quanto durerà il nuovo regime?
Per quanto riguarda la durata del nuovo regime forfettario si prevede che non ci saranno più vincoli di tempo. Rispetto al regime dei minimi viene eliminato il limite dei cinque anni o il limite del trentacinquesimo anno di età.
Quali saranno le regole per l’IVA?
Ai fini dell’IVA i contribuenti che aderiscono al nuovo regime forfettario non applicheranno la rivalsa e non avranno titolo alla detrazione dell’imposta (come accadeva con il vecchio regime). I contribuenti che invece si avvalgono di regimi speciali IVA non potranno accedere al nuovo regime forfettario.
E i contributi previdenziali?
Sarà introdotta la possibilità di versare i contributi previdenziali non più sulla base dei minimali ma sul reddito effettivamente dichiarato.
Quale ammontare non devono superare i cespiti ammortizzabili?
Il costo complessivo al lordo degli ammortamenti dei beni strumentali alla chiusura dell’esercizio non deve superare i 20 mila euro. Riguardo le spese di lavoro dipendente l’accesso è consentito solo se il contribuente ha sostenuto spese per un ammontare complessivamente non superiore a 5 mila euro lordi.
Che fine farà il vecchio regime dei minimi? E i contribuenti minimi?
Il nuovo regime forfettario sostituirà i regimi agevolati che sono oggi in vigore (regime delle nuove iniziative produttive e il regime dei minimi). Per quanto riguarda i contribuenti minimi, è prevista la possibilità di un graduale passaggio al nuovo regime. I contribuenti che nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 adottano il regime fiscale di vantaggio potranno continuare ad avvalersene per il periodo che residua al completamento del quinquennio agevolato e comunque fino al compimento del 35° anno d’età.