L’Agenzia delle Entrate con Risoluzione 341/E del 23/11/2007 risponde ad un’istanza di interpello sul seguente tema:
“Donazione di azienda e continuazione dell’attività d’impresa in forma societaria“.
L’istante ha formulato un quesito in relazione alla donazione della propria azienda ai figli. Questi ultimi manifestano la volontà di proseguire l’attività intrapresa dal padre, per un periodo non inferiore a 5 anni. Gli stessi si riservano di regolarizzare la società di fatto che si verrà a costituire in uno schema tipizzato dal codice civile.
Il dubbio è in relazione al fatto che l’operazione possa essere tassata in regime di neutralità fiscale (art. 58 comma 1, TUIR) ciò anche in previsione della regolarizzazione della Società di fatto, ed ancora se l’atto di donazione sia esente da imposte di successione, ipotecarie e catastali.
L’Amministrazione ribadisce, in risposta, che la donazione è una delle fattispecie di cessione d’azienda in regime di neutralità d’imposta, purchè i valori di detto trasferimento siano gli stessi fiscalmente riconosciuti al dante causa. In altre parole vige una sorta di plusvalenza latente in capo al cedente la cui manifestazione avrà luogo quando gli eredi alienerano l’azienda o parte della stessa.
In relazione alla previsione di non applicazione delle imposte di successione, registro e donazione, si ribadisce che detta dispensa opera se la partecipazione consenta di integrare o operare il controllo sulla Società. In aggiunta si chiede che sia data manifesta volontà, con apposita dichiarazione, di voler proseguire l’attività per un periodo non inferiore ai 5 anni.