Tipologie di collaborazioni occasionali
In seguito alla recente riforma del mercato del lavoro, quando si parla di lavoro occasionale, si può fare riferimento a due diverse tipologie:
-
Lavoro autonomo di natura occasionale
-
Le prestazioni occasionali (collaborazioni coordinate e continuative occasionali a portata limitata)
Il lavoro autonomo occasionale
In linea generale, si può affermare che in questa tipologia di redditi sono da annoverare le attività di lavoro autonomo. Le prestazioni svolte tuttavia non devono possedere i requisiti della abitualità, professionalità, continuità e coordinazione. In altre parole questa attività deve possedere la caratteristica della saltuarietà, intesa con significato temporale (non deve o protrarsi nel tempo o ripetersi) e con accezione economica. Al ricevimento del compenso, il prestatore di lavoro occasionale deve consegnare al suo committente una ricevuta attestante l’importo delle delle somme richieste. Tale importo è assoggettato a ritenuta d’acconto del 20%. Normalmente il prelievo effettuato non esaurisce gli adempimenti fiscali. L’obbligo dell’elaborazione della dichiarazione annuale è finalizzata a determinare il corretto carico fiscale, con la necessità di integrare il pagamento Irpef eventualmente dovuto (oltre a quello pari al 20 pocanzi menzionato).
Contributi previdenziali
L’ obbligo del pagamento dei contributi previdenziali INPS scatta al superamento del limite di reddito annuo pari 5.000 euro. Se ciò accade scatta da parte del prestatore di lavoro occasionale l’obbligo di iscrizione alla “Gestione separata” INPS e conseguente versamento di quei contributi calcolati sulla parte di reddito eccedente il limite dei 5000 euro.