Decreto 185/2008: la rivalutazione degli immobili d’impresa

 

Il decreto anticrisi 185/2008 apre all’opportunità di rivalutazione dei beni immobili iscritti nel bilancio di esercizio in corso al 31 dicembre 2007 purchè non si tratti di beni alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività di impresa.

Gli schemi Societari interessati sono:

  • Società in nome collettivo

  • Società in accomandita semplice ed equiparate

  • Società di Capitali

La rivalutazione dovrà essere operata  a far data dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007 e dovrà essere destinata ad un’apposita riserva, per “affrancare” la quale si dovrà pagare un’imposta sostitutiva a pari al 10%.

N.B: Se trattasi di immobili ad uso civile (e come tali indeducibili dal redddito d’impresa)   l’entità della rivalutazione è stata determinata con aliquota pari al 7%.

Norme antielusive stabiliscono poi che se l’immobile viene alienato (vendita, assegnazione ai soci, consumo personale o familiare dell’imprenditore) prima dei tre anni,  non sarà considerata l’opera di rivalutazione, e la relativa plusvalenza non terrà conto del maggior valore.

Le modalità di pagamento delle imposte per operare la Rivalutazione  sono state così determinate:

  • UNICA SOLUZIONE con versamento entro il termine di pagamento delle imposte sui redditi per il periodo con riferimento al quale la rivalutazione è eseguita.

  • RATEIZZAZIONE IN TRE ANNI (prima rata da pagare entro il termine di versamento delle imposte sui redditi dovute per il periodo con riferimento al quale la rivalutazione è eseguita e così le altre, da operare nei due successivi periodi d’imposta).

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