Le spese telefoniche rappresentano una delle voci più comuni che generano detrazione d’imposta, per tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, siano essi Società, ditte individuali o professionisti.
Analizzeremo le modalità con cui è possibile dedurre tali poste, sia per ciò che attiene al consumo di traffico telefonico, sia per ciò che concerne l’acquisto degli apparati (telefoni, centralini, fax)
Imposte sui redditi:
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I coefficienti di deducibilità fiscale sono stati oggetto di revisione nel corso dell’anno 2007.
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Le quote di ammortamento, i canoni di locazione anche finanziaria o di noleggio e le spese di impiego e manutenzione relativi ad apparecchiature terminali per servizi di comunicazione elettronica ad uso pubblico sono deducibili nella misura dell’80%.
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La norma si applica sia nel caso di telefoni fissi che di cellulari (indistintamente se trattasi di reddito di impresa che di lavoro autonomo).
Normativa previgente:
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In precedenza la deduzione era del 100% nel caso di telefoni fissi e del 50% nel caso di cellulari.
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Dal 01/01/2007 Telefonia fissa: quota 100%
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Telefonia mobile: 80%
Esempio:
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Un’impresa acquista nel 2007 un fax del costo di 200,00 euro. Il coefficiente di ammortamento applicabile al caso in esame è del 20%. La quota di ammortamento annua deducibile è pari a:
costo del bene 200 x coefficiente di ammortamento 20% x quota deducibile 80% = 32 euro.
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N.B: Per il primo esercizio la quota deducibile è pari a 16 euro poiché ridotto alla metà.
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Allo stesso modo, se le spese telefoniche di competenza dell’esercizio ammontano complessivamente a 6.000 euro, la quota deducibile sarà pari a:
costo di competenza 6.000 x quota deducibile 80% = 4.800 euro.
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N.B: Continua, invece, ad applicarsi la deducibilità al 100% nel caso di impianti di telefonia di veicoli usati nel trasporto di merci da parte di imprese di autotrasporto limitatamente ad un solo impianto per ciascun veicolo.
DETRAIBILITA’ IVA:
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Non sono variate, invece, le norme relative alla detraibilità dell’IVA.
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Nel caso di telefoni fissi, l’IVA relativa all’acquisto o all’importazione di impianti telefonici, ai costi di gestione o di manutenzione è interamente detraibile.
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Per i cellulari, invece, si applica la regola che l’IVA relativa all’acquisto, all’importazione, alle prestazioni di servizi e alle spese di gestione, è detraibile al 50%.
Esempio:
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L’impresa acquista un fax del valore di 500 euro. L’IVA pagata ammonta a 105,00 euro. Essa è interamente detraibile.
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La stessa impresa riceve la fattura per le spese telefoniche di un cellulare per un ammontare di 500,00 euro + IVA di 105,00 euro. L’IVA è detraibile nella misura di 52,50 (50% di 500,00).
CHIARIMENTI AGENZIA ENTRATE
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18 GENNAIO 2012: l’Agenzia delle Entrate chiarisce che la tassa di concessione governativa per l’utilizzo dei telefoni cellulari deve essere corrisposta da tutti gli utenti, comprese le amministrazioni pubbliche.