Redditi sottoposti a tassazione separata


L’Agenzia delle Entrate ha modificato il criterio con cui invia ai contribuenti gli avvisi di accertamento ai sensi dell’articolo 36-bis del Dpr 600/73 per i redditi sottoposti a tassazione separata.

Si anticipa che si tratta di imposte dovute per redditi che non erano stati imputati a reddito imponibile ai fini irpef poichè gli stessi vengono sottoposti ad una particolare tecnica di tassazione denominata appunto “separata”.

Alla comunicazione suddetta, recapitata mediante raccomandata A.R., viene allegato il modello F24 già compilato per provvedere al pagamento degli importi richiesti (il relativo codice tributo 9527 è stato istituito con la risoluzione n. 24/2005).

In passato si procedeva ad inviare una  comunicazione sull’ammontare delle somme da corrispondere.  Le suddette erano calcolate sulla base dei dati comunicati dal Sostituto d’imposta che aveva elaborato il modello 770. Il fine era quello di dare notizia dei dati in possesso all’Amministrazione finanziaria al contribuente, così da dar modo al medesimo di rettificare eventuali delle inesattezze.

In mancanza di risposta veniva emessa una cartella esattoriale priva di sanzioni  ed interessi per perfezionare il pagamento.

Dall’anno d’imposta 2001, invece, trascorso il termine di trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, senza che venga effettuato il pagamento, si procede all’iscrizione a ruolo degli importi dovuti, con la conseguente emissione di una cartella esattoriale per la richiesta dell’imposta e con l’applicazione della sanzione del 30 per cento (ai sensi dell’articolo 13, comma 2, del Dlgs n. 471/1997) e degli interessi nella misura del 3,00 per cento annuo, calcolati a decorrere dal primo giorno del secondo mese successivo a quello di elaborazione della prima comunicazione.


Questa è la più comune tipologia di redditi per cui si applica la “Tassazione separata”, (omettendo le casistiche più particolari):

  • Trattamento di fine rapporto

  • Prestazioni pensionistiche erogate in forma di capitale,

  • Emolumenti arretrati per prestazioni di lavoro dipendente riferibili ad anni precedenti

  • Indennità percepite per la cessazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa

  • L’indennità di mobilità

  • Indennità per la cessazione di rapporti di agenzia delle persone fisiche e delle società di persone

  • Indennità percepite per la cessazione da funzioni notarili

  • Indennità percepite da sportivi professionisti, al termine dell’attività sportiva

  • Plusvalenze, realizzate mediante cessione a titolo oneroso di aziende possedute da più di cinque anni

  • Plusvalenze realizzate a titolo di  cessione a titolo oneroso di terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria secondo gli strumenti urbanistici

  • Somme conseguite a titolo di rimborso di imposte o di oneri dedotti dal reddito complessivo o per i quali si é fruito della detrazione in periodi di imposta precedenti.


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Mi è arrivato, dall’Agenzia delle Entrate un avviso dovuto a redditi del 2010 (arretrati su redditi da lavoro dipendente) soggetti a tassazione separata.
Lasciando da parte la verifica di quanto dovuto (nel prospetto allegato alla lettera, da quanto capisco, tengono in conto i redditi del 2008 e del 2009 per farne una media e stabilire l’aliquota da applicare), il problema è che ho lasciato decorrere i termini per il pagamento (la raccomandata mi è stata recapitata il 15.11.2013).
La lettera prevede la possibilità di ravvedimento operoso (c’è un riferimento al D.Lgs. 462/1997, art. 3-bis).
Il codice tributo indicato nell’ “F24 predeterminato” allegato alla notifica è il 9527.
Dovendo aggiungere sanzioni e interessi, le domande sono:

La sanzione è del 3,75%? O è cambiato qualcosa, dal 2014 (1%)? O è addirittura quella piena, del 30%?
E il relativo codice da indicare nell’F24 è 8929? Oppure 8932?

Gli interessi, su base annua, a quanto ammontano? Il codice tributo, in questo caso, è 1980? Oppure il 1982?

Grazie

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