Elenchiamo le principali novità del decreto recante «Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili». Le principali novità:
Rottamazione cartelle Equitalia:
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Misura che prevede una rottamazione cartelle Equitalia emesse, anche nell’anno 2016. Attraverso il nuovo condono, pertanto, i contribuenti, famiglie, società, imprese e professionisti, hanno la possibilità di cancellare i propri debiti, senza interessi, sanzioni e more. Trattasi di rateizzazione e stralcio,
Tipologia di debiti e tributi ricompresi:
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Cartelle di pagamento Equitalia emesse entro il 2016
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Tributi emessi da Agenzia delle entrate, contributi Inps e Inail ed iscritti a ruolo
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Multe per le violazioni del Codice Stradale ma solo per la parte interessi
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IVA.
Tributi non ricompresi:
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Iva sull’importazione
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Multe Ue
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Multe derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti
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Multe, ammende e sanzioni dovute a seguito di provvedimenti o sentenze penali di condanna.
Chi può aderire?
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I contribuenti che hanno ricevuto una cartella di pagamento tra il 2000 ed il 2015
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I contribuenti che hanno chiesto una rateizzazione di una cartella, purché in regola con i versamenti delle rate con scadenza 1° ottobre al 31 dicembre 2016. N.b: L’Adesione comporta la revoca dei piani di rateazione in corso. Nono sono invece previsti benefici se l’ultima rata scade entro la fine dell’anno 2016.
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Effetto non banale dell’adesione al condono è che si rinuncia ad eventuali contenziosi in corso, mediante la rinuncia scritta in sede di presentazione del modello di adesione alla definizione agevolata Equitalia.
Compre presentare le domande:
A seguito dell’apposito modulo di domanda vi saranno 90 giorni dalla pubblicazione del decreto per aderire. Per coloro che decideranno di pagare a rate, le prime due saranno di importo pari ad un terzo del dovuto e le ultime due ad un sesto.
MODELLO PER ADERIRE ALLA PROCEDURA
Aggiornamento del 10-11-2016: Sarà possibile la definizione agevolata dei debiti fiscali di cartelle emesse dal 2000 al 2016. Saranno ricompresi i ruoli eseguiti direttamente dai Comuni o affidati ad altri agenti della riscossione. Sale da 4 a 5 il numero della rate con pagamento entro fine 2017 delle prime tre (70% del debito) e delle altre nel 2018. I termini per l’adesione domanda slittano a fine marzo 2017.
Le modalità con cui pagare la cartella condonata sono:
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Con bollettini precompilati
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Con domiciliazione bancaria, sul conto della banca
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Con pagamento diretto agli sportelli del concessionario della riscossione.
FAQ EQUITALIA:
Elenchiamo una serie di risposte a questiti emanate da equitalia circa la procedura:
- Quali sono le somme che rientrano nella definizione agevolata?
La definizione agevolata prevista nell’articolo 6 del decreto legge n. 193/2016, si applica alle somme riferite ai carichi affidati a Equitalia tra il 2000 e il 2015. - Per aderire alla definizione agevolata bisogna fare una richiesta o arriva una comunicazione direttamente da Equitalia?
Bisogna presentare una dichiarazione attraverso un modulo (Dichiarazione di adesione alla definizione agevolata) che è disponibile sul sito www.gruppoequitalia.it e presso tutti gli sportelli di Equitalia. Entro il 24 aprile 2017 (180 giorni dopo la pubblicazione del decreto legge n. 193/2016 in Gazzetta Ufficiale) Equitalia comunicherà l’ammontare complessivo delle somme dovute, la scadenza delle eventuali rate e invierà i relativi bollettini di pagamento. - Fino a quando si può presentare la dichiarazione di adesione alla definizione agevolata?
La dichiarazione deve essere presentata entro e non oltre il 23 gennaio 2017. - Dove si può presentare la dichiarazione di adesione alla definizione agevolata?
Il modulo può essere consegnato allo sportello oppure inviato agli indirizzi di posta elettronica (email o PEC) riportati nel modulo della dichiarazione e anche sul sito www.gruppoequitalia.it. - Cosa deve pagare chi aderisce alla definizione agevolata?
Chi aderisce pagherà l’importo residuo delle somme inizialmente richieste senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. - Si paga in una unica soluzione oppure si può pagare anche a rate?
Si può pagare in entrambe le modalità, sia a rate che in un’unica soluzione, rispettando le date di scadenza riportate sulla comunicazione inviata da Equitalia e sui bollettini di pagamento. È possibile dilazionare l’importo fino a un massimo di 4 rate: il decreto prevede che le prime tre rate dovranno essere versate entro il 15 dicembre 2017, la quarta entro il 15 marzo 2018. - Chi ha già un piano di rateizzazione, può comunque aderire alle agevolazioni previste dal decreto?
Sì, ma deve pagare integralmente le rate in scadenza fino al 31 dicembre 2016. - Cosa succede se non si paga una rata o si paga in ritardo?
Chi non paga le rate stabilite, ma anche chi paga in misura ridotta o in ritardo, perde i benefici previsti dal decreto. Gli eventuali versamenti effettuati saranno comunque acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto. - Chi ha un contenzioso con Equitalia può comunque richiedere la definizione agevolata?
Sì, il decreto stabilisce che per aderire si debba espressamente dichiarare di rinunciare a eventuali contenziosi relativi alle cartelle interessate dalla definizione agevolata. - Come e dove si può pagare?
Si può pagare con la domiciliazione bancaria, con i bollettini precompilati o direttamente agli sportelli di Equitalia.
Rottamazione ruoli:
Prevede la possibilità per gli individui che si trovino in una momentanea o grave difficoltà finanziaria, di poter ottenere piano di rientro adeguato alla propria ed effettiva capacità economica. La decisione di accettare o meno un piano di rientro spetterà direttamente ad Equitalia.
Rateizzazione Ddl rottamazione cosa prevede?
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Rateazione del debito compatibile con la capacità economica del contribuente
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Stralcio, abbattimento di una parte del debito, una sorta quindi di sanatoria parziale
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Abbattimento degli interessi e sanzioni.
Come funziona la richiesta di rottamazione dei ruoli?
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La domanda di rateizzazione prevede che l’agente della riscossione, Equitalia, notifichi via PEC, la proposta di piano di rientro entro 1 anno dopo l’entrata in vigore della legge.
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La proposta di rateazione, verrà poi successivamente trasmessa all’Agenzia delle entrate e all’Inps, in base ai crediti di competenza
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Il contribuente dovrà comunicare ad Equitalia, l’accettazione del piano di rientro.
Il piano di rientro, ovvero, la proposta di rateazione a stralcio a seconda del grado di difficoltà finanziaria del contribuente, può essere di 2 tipi:
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Pagamento totale dell’Iva eventualmente dovuta
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Pagamento totale dei contributi eventualmente dovuti
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Pagamento del 75% dei tributi, per cui stralcio del 25% dei tributi stessi
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Stralcio totale delle sanzioni
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Stralcio totale degli interessi
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Stralcio integrale dell’aggio di riscossione
Calendario scadenze:
La dilazione massima che si può accordare non può essere superiore a 4 rate e sulle quali sono dovuti gli interessi legali ex articolo 21, comma 1, del D.P.R. 602/73:
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Prime due rate pari ad un terzo
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Terza e quarta ciascuna pari ad un sesto delle somme dovute
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N.B: La scadenza della terza rata non può superare il 15 dicembre 2017
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N.B: La scadenza della quarta rata non può andare oltre il 15 marzo 2018.
Rateazione a stralcio per i contribuenti in momentanea difficoltà:
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Stesso piano di rientro per i contribuenti in gravi difficoltà con lo stralcio totale delle sanzioni, interessi e aggio ma per quanto riguarda lo stralcio dei tributi anziché essere del 25% sarà limitato al 5%. saranno possibili:
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Per i debiti sotto a 50.000 euro: 8 rate trimestrali, da pagare quindi in 24 mesi
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Per i debiti sopra a 50.000 euro: 12 rate trimestrali da saldare in 36 mesi
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La prima rata dovrà essere versata entro il 30 settembre dell’anno in cui è stata ricevuta la proposta di piano di rientro da Equitalia.
Multe non inserite nella rottamazione:
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Permangono invece le cartelle per sanzioni amministrative e multe. Queste saranno definibili in modo agevolato per previsione del decreto fiscale.
Riaperti i termini per la voluntary disclosure:
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Si riaprono fino al 31 luglio 2017 i termini per la voluntary discolsure. Sono tuttavia escluse le operazioni presentate dai contribuenti che hanno già inoltrato istanze in precedenza. Le violazioni sanabili sono quelle commesse fino al 30 settembre 2016. Su tale regolarizzazione è stata eliminata la flat tax al 35% sui contanti.
Viene definitivamente chiusa Equitalia:
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Equitalia cesserà la propria attività dal primo luglio 2017. Sarà sostituita da un ente pubblico economico, denominato «Agenzia delle Entrate-Riscossione».
La trasmissione dati Iva diventa trimestrale:
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Dal 2017 la trasmissione dei dati Iva diventa trimestrale. La ratio sarà quella di monitorare in modo più rapido i pagamenti operati, e sollecitare, eventualmente, le posizioni dei contributenti irregolari. I contribuenti dovranno procedere, entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre, all’invio dei dati di tutte le fatture emesse, di tutte le fatture ricevute e registrate. Di fatto si modifica la tempistica con cui inviaare il c.d. “spesometro”.
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I soggetti passivi, saranno tenuti alla comunicazione dei dati contabili riepilogativi delle liquidazioni periodiche IVA, trimestralmente ed entro le scadenze previste per lo spesometro. L’Amministrazione procederà al controllo formale delle comunicazioni inviate. In caso di errori o omissioni nei pagamenti il contribuente potrà operare il pagamento eventuale sanando la posizione con il c.d. “ravvedimento operoso”.
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N.b: da notare l’importanza del sistema sanzionatorio, che potrà essere combinato da 25 ad un massimo di euro 25.000 euro per singola fattura erroneamente comunicata. La semplice infedeltà della dichiarazione comportertà una sanzione da euro 5.000 ad euro 50.000. La suddetta potrà essere inviata dal primo gennaio 2017 al 30 aprile di ciascun anno.
Iva esclusa solo su import:
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L’Iva rientra nell’operazione di rottamazione delle cartelle. Ad essere esclusa, si legge nel testo, è solo «l’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione». Sono anche escluse le somme dovute «a titolo di recupero di aiuti di Stato, i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti, le multe, le ammende e le sanzioni pecunarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna».
ALTRE MISURE INTRODOTTE:
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Potenziamento degli strumenti in uso all’amministrazione finanziaria, quali banche dati ed informazioni alle quali e’ autorizzata ad accedere sulla base di specifiche disposizioni di legge, anche ai fini dell’esercizio delle funzioni relative alla riscossione nazionale.
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Possibilità di correggere errori od omissioni, indicati in dichairazione dei redditi tramite l’invio di una dichiarazione “integrativa” . Sono contemplati anche casi di indicazione di un maggiore o minore reddito. Le disposzioni al riguardo sono contenute nell’art. 3.
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Riapertura dei termini per la c.d. “voluntary disclosure”: sino al 31 luglio 2017 si può aderire alla procedura.
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Destinazione di risorse a favore delle PMI che operano nell’ambito dell’agroalimentare.